E’ stato pubblicato in queste ore il settimo rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza della Fondazione Unipolis, un rapporto in cui si cerca di stabilire, oltre alla reale situazione economica e sociale degli italiani, come gli stessi cittadini si rapportano allo loro condizione: il risultato è stato che la maggior parte degli italiani si sente più povero rispetto a qualche anno fa, con un conseguente aumento della paura per il futuro.
Nello specifico, otto anni fa il 60% della popolazione italiana si collocava, per quanto riguarda la condizione economica, nel ceto medio: ad oggi questa classe è ormai quasi deserta, dato che ben il 52% della popolazione sente di appartenere alle classi sociali bassa e medio bassa.
Per il 73% degli intervistati la crisi economica è considerata la vera e sola emergenza (+6% rispetto allo scorso anno e +15% rispetto al 2009), e la colpa del suo perdurare è, nella maggior parte dei casi, attribuita alla classe politica e alla sua incapacità di trovarvi una soluzione.
La crisi non crea problemi solo nell’immediato: secondo il Rapporto, infatti, è cresciuta anche la percentuale delle persone che non hanno alcuna sicurezza circa il loro futuro e quello dei loro figli (68%), opinione, questa, propria anche di alte percentuali dei cittadini spagnoli e francesi, mentre la maggior parte di inglesi e tedeschi si considera fuori dalla crisi.
► Disoccupazione giovanile altissima in Italia, Grecia e Spagna
Il 60% della popolazione italiana ha espresso particolare preoccupazione per il futuro dei più giovani, per i quali l’unica soluzione per avere una certezza economica sembra essere l’emigrazione.