Le misure eccezionali di sostegno all’economia messe in atto dalla Banca centrale europea mostrano che l’Eurozona non ha ancora superato la crisi. Lo ha detto oggi la cancelliera Merkel dopo il suo vertice con Draghi. Il messaggio della Merkel è chiarissimo: appoggio a Draghi, e indirettamente a Matteo Renzi e agli altri capi di governo dell’Eurozona che vogliono più sforzi per la ripresa economica e la lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile.
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Il vertice informale tra la Merkel e Draghi era in agenda da tempo. Ma vista la situazione nell’Unione europea e soprattutto nell’Eurozona – tra crescita debole quasi dappertutto, moltissimi giovani senza lavoro escluso che in Germania e pochi altri paesi, e ascesa dei populisti di destra alle elezioni europee – ha cambiato un incontro di routine in un consulto di crisi. La Merkel ha continuato: “Abbiamo discusso del necessario contributo dei poteri politici al superamento della crisi. E questo contributo deve consistere nella prosecuzione delle riforme avviate”. Quindi, appoggio sottinteso a linee di politica economica come quella dell’odierno governo italiano e no sia alla reale inoperosità della Francia di Hollande sia alle promesse di spesa facile e politica economica nazionalista delle nuove destre.
“Sarà anche importante – ha detto ancora la cancelliera – orientare la discussione nell’ambito dell’Unione europea sui compiti sui quali dovremo concentrarci nei prossimi cinque anni per migliorare la competitività del vecchio continente e dell’Eurozona e creare nuovi posti lavoro”. Dalle parole di Angela Merkel non c’è richiamo alla priorità al rigore a oltranza, al rispetto dei vincoli del patto di stabilità.