Abbiamo già visto tutte le parole che sono relative ai mutui e iniziano con la lettera A: abbiamo specificato cosa s’intende per abitabilità, accensione del mutuo, ammortamento, annotamento, apertura di credito in conto corrente ipotecario e assenso alla cancellazione.
Adesso prendiamo in esame i termini più frequenti con la lettera C, vale a dire: la cancellazione dell’ipoteca, il cap rate, il certificato catastale e la classe catastale.
►Il glossario dei mutui e i termini con la A
La cancellazione dell’ipoteca è quell’operazione che consiste nell’eliminazione dell’iscrizione ipotecaria e dei relativi effettivi dai registri immobiliari. In genere di tratta del risultato di un atto notarile che viene ordinato al direttore dell’ufficio del territorio dopo la cancellazione della banca creditrice in cui era stata iscritta l’ipoteca.
Il cap rate invece è una formula in cui il calcolo degli interessi residui dipende non tanto dal tasso variabile ma da un indice riferimento al costo del denaro. Rispetto al tasso variabile, questa soluzione consente ad esempio di definire un tetto massimo, chiamato per l’appunto cap rate.
Il certificato catastale, fondamentale nelle operazioni di mutuo, è invece un documento rilasciato dall’ufficio del catasto e contenente tutte i dati identificativi di un immobile, compresa la classificazione dei fabbricati e dei terreni rispetto alla rendita catastale.
La classe catastale, infine, è una classe di riferimento dell’immobile che si riferisce alle capacità di reddito dell’unità immobiliare. Quelle con minore capacità di reddito appartengono alla classe numero 1.