Arrivano le prime grane per il Governo guidato da Matteo Renzi, in carica da pochissimi giorni. Da Bruxelles, infatti, hanno confermato la spedizione al ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan di una lettera che contiene una richiesta di chiarimenti circa la legge con la quale è stata disposta la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia, operazione che durante le scorse settimane aveva acceso il dibattito politico con la strenua opposizione del Movimento 5 stelle.
Bruxelles ha deciso di agire successivamente alle indiscrezioni pubblicate sulla stampa italiana.
La Commissione Ue ha fatto un esposto alle autorità italiane, chiedendo maggiori informazioni in relazione decreto legge del 30 novembre 2013 che introduce cambiamenti nel capitale e negli azionisti di Bankitalia, per valutare se contiene aiuti di Stato ad alcune banche» ha fatto sapere in mattinata l’antitrust Ue, spiegando che per ora è solo una richiesta di chiarimenti. Nel frattempo anche fonti del ministero dell’Economia hanno confermato l’arrivo della lettera, precisando che il nuovo ministro Pier Carlo Padoan «sta ora valutando la missiva».
La strategia di Bruxelles sarebbe stata innescata dal ricorso presentato nelle scorse settimane dall’eurodeputato dell’Idv Niccolò Rinaldi, anche se in realtà l’operazione aveva già suscitato l’attenzione dei tecnici che lavorano per il responsabile della concorrenza Joaquin Almunia. D’altro canto il precedente ministro per l’Economia, Fabrizio Saccomanni, non aveva mai notificato il decreto alla Commissione.
Il sospetto è che dietro l’operazione di rivalutazione delle quote di Bankitalia da 300 milioni a 7,5 miliardi si nasconda una manovra volta a dare benefici patrimoniali alle banche italiane azioniste dell’istituto di via Nazionale, che in questi mesi sono sottoposte all’esame sui bilanci dalla Bce e dall’authority europea Eba.