Il governo sta pensando a un decreto legge per intervenire nel settore del credito per le piccole e medie imprese come una delle misure più importanti un questa fase per rilanciare l’economia italiana. In effetti, sono dati conosciuti sia quello che l’Italia è perlopiù composta da piccole e medie imprese sia quello che l’accesso al credito delle banche per queste realtà produttive si è ristretto molto negli ultimi anni. Rubinetti delle banche chiuse e piccole e medie imprese costrette al fallimento. Secondo diverse notizie, ora il governo è pronto a varare nuove misure in questo settore.
► L’indice del clima di fiducia delle imprese in crescita a novembre
Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, nel corso del convegno “Credito al credito” dell’Abi, ha affermato che nel prossimo Consiglio dei Ministri sarà presentato il decreto legge che contiene ulteriori liberalizzazione delle emissioni obbligazionarie. Il ministro Zanonato ha detto: “completare la liberalizzazione introdotta lo scorso anno, favorendo ancor più l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato dei capitali. Le misure di liberalizzazione entrate in vigore alla fine del 2012 hanno già consentito di raddoppiare il numero di aziende italiane che si affacciano sul mercato internazionale dei capitali, rendendo possibili emissioni obbligazionarie per un ammontare complessivo superiore ai 5 miliardi di euro”.
► Il reddito minimo garantito, chi lo può richiedere
Tra le misure, ci dovrebbero essere la semplificazione sulle garanzie per il credito a medio e lungo termine alle piccole e medie imprese e la costituzione di fondi di credito specializzati che siano utili per sostenere l’aggregazione e la selezione di obbligazioni di piccole e medie imprese, cioè i minibond, per sollecitare il mercato dei capitali.