Grecia, accordo entro il 21 maggio?

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La Grecia continua ad essere al centro dei pensieri più tormentati degli analisti di mercato. A seguito delle discussioni sul rimborso al Fondo monetario internazionale, un nuovo indicatore-limite viene contemplato dagli stessi analisti come termometro per misurare l’avvicinarsi del default di Atene: si tratta del collaterale che le banche possono recuperare per ottenere la liquidità della Banca centrale europea.


Con il flusso di depositi in uscita dagli istituti greci, JP Morgan ritiene che le possibilità di sostentamento delle banche elleniche siano agli sgoccioli: ne hanno al massimo per tre settimane. “La pressione sulla cassa del governo, quella sul sistema bancario e l’agenda della politica: tutto converge verso la fine di maggio, l’inizio di giugno”, dicono gli analisti della banca d’affari Malcolm Barr e David Mackie in una nota di cui dà conto Bloomberg. Il 21 e 22 di maggio, a Riga, si terrà un vertice Ue che probabilmente includerà in agenda anche un passaggio sulla Grecia. Un portavoce dell’esecutivo di Syiriza ha detto che il governo di Tsipras punta ad un accordo proprio in quell’occasione. Anche perché dal 5 giugno tornerà attuale il calendario di rimborsi al Fmi e alla Bce. Intanto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, continua a sferzare Atene: “Come ha detto l’Eurogruppo, servono più tempo e sforzi maggiori per colmare il gap che ancora esiste nei negoziati”.

Gli investitori internazionali continuano inoltre a interrogarsi sul trend dei rendimenti dei titoli di Stato: la crescita osservata nelle ultime settimane pare essersi interrotta alla fine della scorsa ottava, ma resta la forte connessione tra le correzioni sul mercato obbligazionario e quelle del mercato azionario ad agitare i trader. Secondo BofA, ora i Treasury, i titoli di Stato Usa, hanno una valutazione corretta, anche in considerazione delle prospettive d’inflazione degli Stati Uniti e del fatto che gli ultimi segnali sull’economia sono stati al di sotto delle aspettative (da ultima, la produzione industriale in calo pubblicata venerdì).

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