La campagna elettorale greca si è focalizzata sui problemi dei mercati e sul rischio di uscita della Grecia dall’euro a causa della richiesta di Syriza di ritrattare il proprio debito.
A bocce ferme, è possibile chiedersi cosa cambia con la vittoria di questo partito? Il programma economico di Alexis Tsipras è in realtà molto complesso. E si basa su quattro pilastri per rilanciare la crescita, garantire più protezioni sociali alle classi più deboli e rilanciare l’occupazione. Il manifesto della sinistra ellenica è stato presentato a Salonicco lo scorso ottobre, assieme ai suoi costi e alle sue coperture. Ecco le line principali.
– Cancellare la maggior parte del valore nominale del debito pubblico in modo che diventi sostenibile nel contesto di una “Conferenza europea del debito”. E’ successo per la Germania nel 1953. Può anche accadere per il Sud Europa e la Grecia.
– Includere una “clausola di crescita” nel rimborso della parte restante del debito in modo che il pagamento degli interessi sia finanziato dai progressi del Pil e non con nuovo debito
– Includere una moratoria al pagamento degli interessi per finanziare investimenti.
– Escludere gli investimenti pubblici dai vincoli del Patto di stabilità e di crescita.
– Avviare un new deal europeo di investimenti pubblici finanziati dalla Banca europea per gli investimenti.
– Avviare il quantitative easing da parte della Banca centrale europea con acquisti diretti di obbligazioni sovrane.
– Considerare ancora aperta la questione del prestito forzoso durante l’occupazione nazista della Banca di Grecia. Diventerà posizione ufficiale del Paese nei nostri primi giorni al potere.Garantire la ripresa
– Aumentando gli investimenti pubblici di almeno € 4 miliardi.
– Ripristinando stipendi e pensioni in modo da aumentare i consumi e la domanda.
– Garantendo a piccole e medie imprese incentivi e sovvenzionando il costo energetico del settore in cambio di un impiego e clausola ambientale.
– Investendo in conoscenza, ricerca e nuove tecnologie, al fine di far rientrare i tanti cervelli greci emigrati all’estero.
– Ricostruendo lo stato sociale e lo stato di diritto grazie alla meritocrazia.
– Lavorando per costruire le più ampie alleanze possibili in Europa.
I quattro pilastri dell’economia sono:
1) Affrontare la crisi umanitaria
2) Rilanciare l’economia e promuovere la giustizia fiscale
3) Rilanciare l’occupazione
4) Trasformare il sistema politico