Non sarà facile risolvere la situazione della Grecia. Ieri l’incontro trilaterale alla presenza di Angela Merkel, Francois Hollande e Alexis Tsipras nell’ambito del vertice europeo di Riga non ha prodotto i risultati sperati e i mercati lo aspettavano.
Sorge una necessità: la continuazione delle trattative per trovare un accordo finale di concerto con le tre istituzioni (il Brussel Group di Ue, Bce e Fmi). Vi è dunque bisogno ancora di un lavoro intenso. Ieri il premier ellenico aveva in agenda un colloquio con il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, per consentire di fare nuovi passi avanti sullo sblocco della tranche da 7,2 miliardi di aiuti; d’altra parte Syriza ha già detto che diversamente non ci sono le condizioni per rimborsare il Fondo monetario alla scadenza dei primi di giugno.
Le azioni globali hanno ripreso a macinare strada al rialzo, stimolate dalla prospettiva che la Federal Reserve ritardi l’innalzamento del costo del denaro, costretta alla cautela dai dati deboli sull’economia Usa e sulla ripresa dell’inflazione degli Stati Uniti: la crescita dei prezzi ad aprile, infatti, rallenta da +0,2% a +0,1%. Sopra le attese, però, è risultato il +0,3% della componente core. Bloomberg calcola che il valore globale delle azioni è salito al record assoluto di 72.970 miliardi di dollari con lo S&P500 e il Msci All-Country Wolrd Index che si sono spinti ancora più in alto dei recenti picchi. Anche in Cina, nonostante il tracollo misterioso di tre titoli sulla Borsa di Hong Kong, il valore delle azioni è schizzato: se si unisce la capitalizzazione di Hong Kong a quella dei mercati della terraferma si ha un aggregato superiore a quello delle prime dieci Borse europee.