In Grecia, il premier Alexis Tsipras è al lavoro sul secondo pacchetto di riforme, che deve essere approvato in Parlamento entro la serata di domani per centrare le richieste dei creditori internazionali e fornire ufficialmente il via all’istruttoria tecnica per il terzo piano di salvataggio del valore di 86 miliardi.
Il leader di Syriza vuole presentare due progetti di riforma, quelli inerenti alla progressiva eliminazione delle agevolazioni fiscali per gli agricoltori e le pensioni anticipate, dal pacchetto di misure in discussione al parlamento domani. E’ quanto si evince dai media greci che ricordano: questi due progetti di riforme, secondo le condizioni concordate con i creditori internazionali, devono essere approvati, comunque, entro inizio agosto.
Tsipras si augura, in questo modo, di riprendere il controllo su parti importanti di Syriza e non vuole rischiare troppe defezioni in Parlamento su due misure che vengono considerate importanti dall’ala più radicale del partito.
Domani in parlamento saranno, dunque, presentati al voto esclusivamente i progetti di riforma del codice civile, per rendere più veloci le procedure processuali, e l’adozione della direttiva europea sulla ristrutturazione e la risoluzione bancaria (Brrd) che non dovrebbero comportare problemi per Tsipras.
Quest’ultimo, alla luce del voto della scorsa settimana sul piano di salvataggio, dispone ormai soltanto di 123 voti in Parlamento, tre in più rispetto la soglia necessaria per superare un’eventuale mozione di sfiducia. Una volta concluso il voto, il governo si incontrerà ad Atene con i rappresentanti delle quattro istituzioni coinvolte – Fmi, Bce, Commissione Ue e Esm, il meccanismo europeo di stabilità – che stanno arrivando nella capitale ellenica, sul vero e proprio piano di salvataggio.
Il terzo pacchetto di misure, incluse quelle riguardanti la tassazione degli agricoltori e le pensioni anticipate, dovranno essere approvate prima dell’8 agosto mentre le trattative con la ex Troika dovranno concludersi in tempo per permettere alla Grecia di ricevere nuovi finanziamenti e rimborsare il prossimo bond alla Bce, per 3,7 miliardi, in scadenza il 20 agosto. Lunedì, grazie all’incasso del prestito ponte da 7,2 miliardi da parte della Commissione Ue,Atene ha potuto saldare gli arretrati con l’Eurotower e l’Istituto di Washington.