A seguito della fumata nera di ieri presso l’Eurogruppo tra Grecia e creditori internazionali i mercati adesso vedono più vicina un’uscita di Atene dall’euro. Sarà dunque Grexit?
A rendere più difficili le trattative c’è l’irrigidimento del direttore generale del Fmi:Christine Lagarde, che è a caccia di un secondo mandato al vertice dell’organizzazione internazionale si è trasformato in falco. Anche per questo in Grecia molti iniziano a pensare che in Europa siano in atto manovre per sostituire il premier eletto Alexis Tsipras, come accadde nel 2011 con Papandreou. Il sospetto è sicuramente condiviso dallo stesso Tsipras che più di una volta ha denunciato la sordità dei propri interlocutori: “Dicono no a tutte le nostre proposte, è incredibile. Con Irlanda e Portogallo non è mai successo”.
Il quadro rimane delicato e la soluzione pare lontana, mente il 30 giugno la Grecia è chiamata a rimborsare 1,6 miliardi al Fmi. Le trattative proseguono all’Eurogruppo aggiornato per oggi alle 13 e poi in serata alla riunione del Consiglio europeo, ma i mercati sono preoccupati e, dopo il rally degli ultimi giorni, oggi prosegue la volatilità come alla vigilia. Milano parte in rosso, poi gira in rialzo dello 0,3%, mentre gli altri listini del Vecchio continente restano deboli: Londra cede lo 0,2%, Francoforte lo 0,1% e Parigi lo 0,35%. Sotto pressione anche i titoli di stato periferici: i Btp rendono oltre il 2,15% con lo spread in area 135 punti, mentre i Bonos spagnoli salgono al 2,14%. L’euro è contrastato: la moneta unica europea torna a 1,1212 contro il dollaro dopo essere scesa sotto quota 1,12 ma perde terreno nei confronti dello yen a 138,6 (le valute).
Sul fronte macroeconomico, in Germania si registra la battuta d’arresto per la fiducia dei consumatori: secondo l’indicatore Gfk la tendenza per luglio è di un calo a 10,1 punti dai 10,2 del mese precedente, si tratta della prima contrazione da ottobre dello scorso anno. Il dato è inferiore alle attese che erano per un valore stabile a 10,2. Secondo Gfk, il rischio di un’uscita della Grecia dall’euro ha smorzato le aspettative economiche. In Italia, il governatore Ignazio Visco mette in guardia dai facili entusiasmi: a questi ritmi di ripresa, è lunga anni la strada per tornare ai livelli del pre-crisi.