E’ stato Mario Monti, premier ancora in carica fino a che non si riuscirà a formare il nuovo governo, a paventare la possibilità di una nuova manovra finanziaria. Lo ha detto nei giorno scorsi alla presentazione del DEF, il documento ministeriale di macroeconomia, parlando di una possibile manovra già dal prossimo anno, quando, per effetto della mancanza dell’Imu – la tassa è in vigore per soli tre anni – alle casse dello Stato verranno a mancare molti fondi per le spese.
► Nuova manovra finanziaria per il 2015
La manovra finanziaria paventata da Monti dovrebbe essere di circa 20 miliardi di euro, che diventerebbero 60 senza il rinnovo dell’Imu.
Non è d’accordo con questa affermazione il ministro dell’economia Vittorio Grilli che smentisce l’urgenza di un intervento così pesante e in tempi così stretti. Secondo il ministro, infatti, il bilancio dell’Italia è in pareggio e ci sono i fondi sia per la cassa integrazione che per le spese militari.
Una manovra finanziaria, quindi, potrebbe rendersi necessaria solo nel momento in cui il governo individuasse delle ulteriori priorità.
Per la Cig oggi ci sono i soldi, ci saranno anche per i prossimi mesi, e anche per le spese militari quest’anno ci sono. Questo governo non ha lasciato spese scoperte, sarà il prossimo che dovrà decidere se vuole confermare le missioni o no e dovrà determinare come finanziarle.
► Confindustria critica duramente l’operato del governo tecnico
Il ministro Grilli è sembrato anche piuttosto irritato per i commenti che in questi ultimi tempi sono stati fatti sull’operato del governo tecnico, soprattutto per il fatto che è sempre stato tacciato di essere troppo rigoroso nella richiesta della riduzione delle spese.