Il colosso spagnolo Inditex, fondato da Amancio Ortega ha appena chiuso un 2013 alquanto scarno per quel che riguarda i risultati: il fatturato Zara è aumentato del 5% e gli utili dell’1%. Le cause vanno cercate nella tendenza contraria delle valute nei confronti dell’euro e nel rallentamento dell’economia, ma i margini sono stati in qualche modo intaccati anche dal vigoroso programma di investimenti.
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Nel 2013 il colosso della moda con vendite a prezzi più che accessibili (i marchi vanno da Zara a Massimo Dutti, a Pull & Bear a Ohysho) ha infatti aperto 331 nuovi punti vendita, con un investimento pari a 1,2 miliardi. E quest’anno il programma di crescita continua, con un piano che prevede 500 nuove aperture di punti vendita e un investimento complessivo di 1,35 miliardi di euro.
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Il gruppo è in possesso di una rete di vendita d’insieme pari a 2.200 negozi e con le nuove aperture on line raggiungerà 27 mercati (ha appena aperto Zara.com nella Corea del Sud e in Messico). La potenza commerciale di Inditex pare aver già in parte cambiato l’andamento poco brillante tenuto nel 2013 con le prime sei settimane di vendite, che hanno fatto registrare un più 12%. Un elemento, congiunto al vigoroso piano di investimenti, che ha convinto la Borsa di Madrid, dove il titolo Inditex è uno dei migliori, scordando che i risultati 2013 sono i più deboli da cinque anni a questa parte. E rincuorandosi con i piani di crescita futuri e con l’incremento del 10% della cedola.