Quanto si deve pagare, entro il prossimo 17 giugno, per l’ acconto IMU previsto dal fisco, anche in seguito all’ emanazione del recente Decreto IMU – Cig che sospende i pagamenti per alcune categorie di contribuenti? Ecco la risposta.
Il totale da pagare per la prima rata dell’ IMU, ovvero dell’ imponibile, deve essere calcolato sulla base dello stesso meccanismo utilizzato anche l’ anno scorso.
- La base di partenza è costituita dalla rendita catastale dell’ immobile – che si trova in genere sul rogito, sulla visura catastale in proprio possesso o sui quadri RB del modello Unico o B del 730 – aggiornata dunque al 1 gennaio 2012, la quale deve essere però rivalutata del 5%.
- N.B.: L’ unica accortezza, tuttavia, nel caso in cui si usino i quadri dell’ UNICO e del 730 come fonte per la rendita è quello di ricordarsi che l’ UNICO riporta la rendita già incrementata del 5%, mentre il 730 no.
- La rendita catastale dell’ immobile deve quindi essere moltiplicata per un coefficiente variabile a seconda della tipologia in cui ricade l’ immobile – coefficiente rimasto invariato rispetto al 2012 tranne che per i fabbricati strumentali di categoria D.
- Ecco quindi alcuni esempi di coefficiente da applicare: 160 abitazioni, 80 uffici, 55 negozi, 65 per i fabbricati di categoria D (capannoni industriali, opifici e immobili commerciali).
Per quanto riguarda infine l’ imponibile, questo risulta dimezzato per:
- i fabbricati di interesse storico e artistico
- i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati – previo accertamento da parte del Comune.
Guida alla nuova IMU
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