Il tribuito sui servizi indivisibili contempla numerosi problemi applicativi. Cosa non va nella Tasi? Sono almeno quattro le aree sulle quali occorre fare ulteriore chiarezza:
Esenzioni
Quelle contemplate nella normativa Imu non sono applicabili in automatico alla Tasi, a meno che non siano recepite nel regolamento dei Comuni. Da un punto di vista generale, tutti gli immobili destinati a qualsiasi uso e posseduti da Stato, Regioni, Province, Comuni, Enti non commerciali, Enti ecclesiastici e Asl sono dunque assoggettati. A ciò si aggiungano i terreni agricoli montani.
Rimarrebbero esclusi i fabbricati di categoria E. Per essi l’Imu non disciplina alcun criterio riguardante la quantificazione del tetto imponibile.
Oggetti imponibili
Il regolamento parla di abitazine principale, aree scoperte, aree edificabili, fabbricati, destinati a ogni utilizzo. Tuttavia, occorre capire se le aree scoperte contemplano anche i terreni agricoli. Sono tassabili? Il tetto imponibile, essendone la Tasi un addizionale, è quello previsto per l’applicazione dell’Imu. Questo rimando potrebbe far chiarezza per la deduzione del principio generale: tutti gli oggetti per i quali è possibile ricavare un tetto imponibile Imu sono soggetti a Tasi, ivi compresi i terreni agricoli. Ma la normativa non fa menzione diretta di quanto inferito.
Decurtazioni
Il Comune ha facoltà di stabilire riduzioni ed esenzioni per gli immobili con unico occupante o per gli immobili a utilizzo stagionale. Può inoltre tenere in considerazione superfici che eccedono il normale rapporto che vige tra produzione di rifiuti e superficie stessa.
La riduzione Imu, anche in questo frangente, non è pero applicabile alla Tassa sui Servizi Indivisibili.
Non vi è dunque traccia della riduzione a metà base imponibile per ciò che concerne i fabbricati inagibili e storici o per le diminuzioni Imu nel caso di una conduzione diretta del terren da parte di un coltivatore diretto.
Prima casa
La Tasi non contempla una detrazione standard. Il regolamento Comunale può stabilire le modalità. Di contro, il Governo ha già stanziato mezzo miliardo di euro e potrebbe aumentare l’aliquota massima (che al momento è fissata al 2,5% di 0,8 punti) a patto che il gettito rimanga destinato alle detrazioni.
Sarà prevista una detrazione che tenga in considerazione il numero dei componenti del nucleo familiare e il loro reddito?