Sono ancora molto numerosi gli investitori che credono nei Bitcoin, le più antiche e famose monete virtuali del mondo di internet, anche se i numeri del primo trimestre 2014 li hanno fatti decisamente apparire come l’investimento meno redditizio di questo inizio anno.
Le monete virtuali hanno infatti perso in poco tempo circa il 38 per cento del loro valore, a causa delle diverse situazioni internazionali in cui si sono trovati coinvolti, tra attacchi informatici di diverso tipo e fallimenti epocali, come la bancarotta di Mt. Gox, una delle principali piattaforme online per lo scambio delle monete.
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Le monete virtuali, quindi, partite da un valore di circa 14 dollari nel mese di gennaio 2013, hanno poi toccato solo in pochi mesi, nel corso del mese di novembre, il loro massimo storico in valore, circa 1200 dollari, perdendo poi nel giro di poco tempo il 38 per cento del loro valore.
Nello stesso periodo, infatti, il primo trimestre del 2014, i Bitcoin hanno perso più del rame, che ha ceduto il 10,5 per cento, della borsa russa, che ha totalizzato un meno 9,1 per cento, o dell’ indice giapponese Nikkei,che ha perso sempre un 9 per cento o dello stesso pesos argentino che ha accumulato una perdita del 18,5 per cento. Sulla base di questi dati statistici i Bitcoin sono quindi l’investimento meno redditizio del periodo.
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Arriva poi anche una ulteriore brutta notizia dall’America, dove l’agenzia delle entrate americana – IRS – ha deciso che i Bitcoin devono essere considerati beni a tutti gli effetti e non valute, e quindi soggetti a tassazione.