E’ la prima volta che la società che gestisce la rete ferroviaria italiana decide di lanciarsi in modo diretto nel mondo finanziario con l’emanazione di una serie di nuovi bond. Eppure queste obbligazioni targate Ferrovie dello Stato piacciono parecchio agli investitori istituzionali sia nel nostro paese, sia all’estero. Qualcuno immagina che il successo delle obbligazioni ferroviarie sia dovuto alla novità, ma è davvero così?
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Il bond in questione è stato lanciato sul mercato il 15 luglio scorso e la sua durata è di sette anni quindi la scadenza è prevista per il 2020. La cedola per gli investitori è del 4 per cento ma per essere corretti è necessario spiegare che la prima emissione è stata riservata agli investitori istituzionali.
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Questi non sono certo mancati all’appello e così a fronte di un offerta iniziale di 500 milioni di obbligazioni FS, sono stati raccolti ordini per un totale di 3,6 miliardi di euro. Questa proliferazione della domanda ha consentito di ritoccare al rialzo gli ordini iniziali che sono saliti fino a 750 milioni di euro. In aumento anche il rendimento dei bond che si è assestato sul 4,15 per cento.
Per quanto riguarda la dislocazione geografica degli investitori dobbiamo ricordare che oltre il 50 per cento delle richieste sono arrivate dall’Italia ma sono molto presenti nel nostro paese anche austriaci, tedeschi e inglesi.