Lo Stato emette periodicamente i BTp e sono addirittura stati istituiti dei BTp Day, dei giorni dedicati all’acquisto di questi buoni che servono a rimpinguare le casse dello Stato con denaro da usare per pagare scuole, ospedali, strade e servizi.
In borsa, la presentazione di questi strumenti, tende a far prevalere l’aspetto speculativo e per chi deve comprare BTp è importante che lo Stato che li emette sia poco “raccomandabile” in modo che il rendimento dei buoni resti elevato.
Il rendimento dei BTp rappresenta l’interesse che lo Stato dovrà corrispondere alla scadenza del titolo ai suoi creditori. La finalità della “raccolta fondi” effettuata tramite BTp, giustifica l’iniziativa di Assoetica “BTp zero”.
In pratica Assoetica restituirà allo Stato italiano gli interessi percepiti attraverso i titoli di stato, sotto forma di un bonifico intestato alla Presidenza del consiglio. La pubblicità dell’iniziativa punta a rendere “virale” questo procedimento in modo che aumenti il budget a disposizione della società.
Assoetica ne approfitta per ricordare che lo Stato emette dei BTp per finanziare la costruzione o la manutenzione di ospedali, scuole e strade e per finanziare la progettazione e l’erogazione di un certo numero di servizi. Poi lo Stato usa il prelievo fiscale per pagare i tassi d’interesse dovuti sui BTp.
Se tutti gli italiani restituissero i soldi degli interessi percepiti avrebbero la possibilità di pagare meno tasse. Tutto in teoria, per il momento.
onista. Opel deve rimborsare 2,5 miliardi di euro entro la fine del 2014.