L’indice pmi manifatturiero è salito negli Stati Uniti al top da 4 anni. L’indice conteggiato da Markit ha toccato quota 58 punti in agosto, il massimo dall’aprile 2010, contro i 55,7 punti di luglio. Le richieste di sussidi settimanali di disoccupazione sono scese sotto le 300 mila unità toccando i minimi da sette anni. Le richieste sono diminuite di 14 mila unità a 298 mila unità, più dell’atteso calo di 11 mila unità. Nella media delle ultime 4 settimane, più affidabile poichè non soggetta alle fluttuazioni del mercato, i sussidi sono aumentati da 296 mila a 300.750 unità.
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Va segnalato anche il superindice, aumentato a luglio negli Stati Uniti dello 0,9% su base mensile con un consenso a +0,6%, l’indice sull’attività manifatturiera regionale realizzato dalla Fed di Filadelfia, cresciuto in agosto a 28 punti dai 23,9 punti di luglio (19,4 punti il consenso) e, infine, le vendite di unità abitative già esistenti, cresciute in luglio del 2,4% a quota 5,15 milioni di unità, oltre le previsioni del consenso (5 milioni) e ai massimi da settembre, segnale che il mercato immobiliare americano sta riprendendo slancio dopo una prima parte dell’anno difficoltosa.
Anche il mercato Usa del lavoro è cambiato in meglio e l’economia americana è pronta per un rialzo dei tassi di interesse, secondo il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, che però non farà parte dei membri votanti del Fomc fino al 2016. Di sicuro la discesa delle domande di sussidi di disoccupazione è un argomento a favore dei falchi della Fed.