I certificati di deposito
Se ogni tipo di investimento non è quasi mai esente da un pur piccola parte di rischio, a maggior ragione non lo sono gli investimenti di ambito bancario e finanziario. E dal momento che alcuni post già pubblicati ci hanno dato la possibilità di conoscere più a fondo le caratteristiche e le modalità di funzionamento dei certificati di deposito, in questo post vogliamo cercare di capire quali sono i rischi in genere associati a questo tipo di investimento.
> Che cosa sono i certificati di deposito
Anche i certificati di deposito, infatti, sono delle forme di investimento a breve o a medio termine che comportano almeno una piccola percentuale di rischio. Ecco in quali ambiti si può manifestare.
> I certificati di deposito – Tipologie e tasse
I certificati di deposito – I rischi per i possessori
Ai certificati di deposito è in genere associata una percentuale di rischio che si riflette su tre diversi ambiti:
- rischio di liquidità
- rischio di tasso di interesse
- rischio di distruzione – fisica del certificato, cioè del titolo.
La prima tipologia di rischio, quella sulla liquidità, è legata al fatto che i certificati di deposito con scadenza inferiore ai 18 mesi non sono rimborsabili prima della scadenza, anche se restano trasferibili
La seconda tipologia di rischio, invece, quello legato al tasso di interesse, è soggetto all’andamento dei tassi di mercato, dato che le cedole non sono modificabili
La terza tipologia di rischio, infine, è legata alla fisicità del titolo e al suo essere un documento cartaceo soggetto a smarrimento, deteriorazione o furto.