L’annuncio di una intesa all’unanimità circa il salvataggio della Grecia, giunto dall’Eurosummit pochi istanti prima delle nove italiane, fa ripartire gli acquisti sui mercati finanziari.
Sino a quel momento, con la paralisi delle trattative, i future erano deboli. Dopo l’iniziale incertezza, Milano si rafforza con un guadagno dell’1,25%;Francoforte balza dell’1,4%,Parigi del 2,1% e Londra cresce dello 0,8%. E’ stata raggiunta dunque l’intesa per sbloccare il piano di sostegno attraverso il fondo salva-Stati (Esm), in cambio dell’attuazione di riforme greche. Dopo una maratona negoziale senza precedenti, più volte sembrata sul punto definitivo di rottura, lo sblocco della situazione non poteva che liberare l’euforia degli investitori.
L’euro si muove molto forte in partenza nei confronti del dollaro, superato il rischio di rottura dell’Eurozona, poi si indebolisce e scende sotto quota 1,1 contro il biglietto verde (le valute). La notizia si risente anche sul fronte dei titoli di Stato: lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende in area 120 punti base, con il rendimento dei decennali italiani al 2,1%. Buone notizie per il Tesoro, che ha collocato 7,3 miliardi di Btp a 3, 7, 15 e 30 anni scegliendo di assegnare poco meno del target massimo di 7,5 miliardi, con tassi in calo. Il rendimento medio del triennale è sceso allo 0,48% da 0,5% di giugno, quello del 7 anni all’1,6% da 1,76% di un mese fa, quello del 15 anni al 2,63% da 2,77% e quello del 30 anni al 3,24% da 3,36%.
Dopo aver osservato le evoluzioni sul fronte greco, la giornata non presenta spunti di rilievo sul fronte macroeconomico, le attenzioni sono rivolte verso la riunione della Bce, giovedì prossimo: verranno definite le prossime manovre di politica monetaria, ma soprattutto Draghi farà il punto sulla situazione dell’Eurozona, alla luce anche di quanto sta accedendo in Grecia.