In un momento molto delicato a livello economico e finanziario ci si chiede se le oscillazioni dei prezzi e dei valori delle azioni, non siano da mettere nella cornice di una bolla finanziaria. Certo è che nonostante i risultati dell’OCSE sono da considerarsi in rallentamento sia Wall Street che Tokyo.
►Da cosa dipendono i record di Wall Street
Quello che molti analisti, quindi, cercano di suggerire è che i mercati finanziari hanno iniziato a vacillare dietro le continue oscillazioni delle quotazioni che vanno avanti dal 2009 in modo molto insistente. La liquidità che si è mossa negli scambi delle borse ha determinato un aumento del valore di Wall Street che ha raggiunto i record storici. Una considerazione analoga riguarda Francoforte e Tokyo. La borsa giapponese, per esempio, in sei mesi ha guadagnato addirittura l’80 per cento, per via degli stimoli monetari della BoJ.
A questa situazione, specie all’incremento del valore del mercato giapponese, sta provando ad opporsi la Fed che ha deciso in prima battuta di mettere fine al piano di QE entro la fine dell’anno. In un secondo momento è tornata sui suoi passi dicendo di voler ridurre il piano di QE che oggi prevede l’iniezione di 85 miliardi di dollari al mese nel mercato.
Il risultato di questo batti e ribatti è stato un calo del Dow Jones e dello S&P500 e l’aumento della volatilità sul mercato giapponese.