Il Consiglio dei Ministri di martedì scorso ha emanato la legge di Stabilità, che definisce la politica economica e finanziaria del governo per l’anno 2014. All’interno della Legge trovano quindi posto tutti gli interventi che prevedono un impegno da parte dello Stato nel portare avanti il disegno politico e il processo di riforma economica per superare il blocco recessivo.
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La Legge di Stabilità ha previsto nel suo totale interventi per 11,6 miliardi di euro, di cui una parte, 3 miliardi di euro, sono utilizzati a deficit. Le coperture della legge prevedono infatti un programma di questo tipo:
- tagli alla spesa pubblica per un totale di 3,5 miliardi di euro
- dismissione del patrimonio pubblico immobiliare, revisioni del valore dei beni e valorizzazione delle partecipazioni per un totale di 3,2 miliardi di euro
- impostazione della nuova fiscalità per 1,9 miliardi di euro.
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Per quanto riguarda invece le misure che saranno intraprese grazie alle coperture, la nuova Legge di Stabilità prevede gli interventi seguenti:
- un taglio del cuneo fiscale – 1,5 miliardi di euro di sgravi Irpef – per i lavoratori fino a 55 mila euro di reddito
- l’abbassamento della pressione fiscale dal 44,2% al 43,2%
- l’imposizione della nuova Trise, la tassa per i servizi chiamata fino ad oggi Service Tax, che ingloberà Imu, Tarsu e Tares
- tagli per 16 miliardi di euro nella pubblica amministrazione in 3 anni, attraverso il blocco della contrattazione fino al 2014 e del turnover fino al 2018
- un finanziamento da 600 milioni alla cassa integrazione
- il rifinanziamento della social card per 250 milioni
- 3 miliardi di risorse ai cantieri
- la riconferma delle detrazioni dell’Ecobonus al 65%.