L’Europa sta attraversando un periodo di forte crisi e gli effetti del rallentamento globale dell’economia, iniziano a vedersi anche nei paesi che prima erano considerati i capisaldi dell’Eurozona, per esempio la Francia e la Germania.
La Francia, di recente, ha eletto il nuovo presidente ma questo non vuol dire che tutti i problemi venuti fuori negli ultimi tempi, siano da associare a François Hollande.
La preoccupazione più fresca del presidente francese riguarda il sistema pensionistico. Adesso è molto probabile che un socialista come lui sia costretto a mettere le mani sulle pensioni, magari prendendo spunto anche da alcune riforme, non proprio socialiste, che sono state varate in Italia.
Il sistema previdenziale francese è stato ritoccato già nel 1998, nel 2003, nel 2008 e nel 2010 ed è rimasto il sistema più favorevole per i lavoratori, se paragonato con i sistemi previdenziali presenti nel mondo che in genere sono stati ritoccati dai partiti di destra.
Adesso però è arrivato il momento d’intervenire perché è stato scoperto un buco da 20 miliardi di euro. Hollande aveva detto di voler intervenire sulle pensioni ma in campagna elettorale non l’aveva presentata come una questione urgente.
Per colmare il deficit le soluzioni sono a portata di mano – dall’aumento dei contributi all’innalzamento dell’età pensionistica – ma sarà molto difficile farle approvare.