In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto molto in sintesi quali sono i numeri che caratterizzano la Legge di Stabilità che è stata varata due giorni fa dal Governo. In questo post vedremo quali altri aspetti sono stati presi in considerazione per la sua definizione.
> Tutti i numeri della Legge di Stabilità
La legge di Stabilità è stata presentata dal Governo come una legge che poggia su tre principi:
- nessun taglio ai servizi sociali
- nessuna imposizione di nuove tasse
- diminuzione della pressione fiscale.
> Confindustria delusa dalle misure incluse nella Legge di Stabilità
Nel primo elemento deve essere quindi individuata la scelta del Governo di non operare tagli alla sanità per il periodo di tempo che va dal 2014 al 2016, contrariamente a quello che era stato detto in precedenza, dal momento che la bozza avrebbe previsto un taglio ai servizi sanitari pari a 2,6 miliardi di euro.
Nel secondo elemento, invece, sono inclusi tutti quegli elementi della legge che prevedono il taglio del cuneo fiscale sulle imprese e sui lavoratori. Da una parte, infatti, ci saranno 5,6 miliardi di taglio del cuneo fiscale sulle imprese, mentre dall’altra ci saranno 5 miliardi per abbassare le tasse sui lavoratori.
La legge propone anche un ulteriore incentivo per trasformare i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Fin qui per quanto riguarda le misure per il lavoro, ma ci saranno per via indiretta anche il blocco dell’aumento dell’IVA per le cooperative e un allentamento del patto di Stabilità con i Comuni, che potrebbe produrre nuove modalità di investimento.