Nulla di fatto, venerdì scorso, in occasione del Consiglio dei Ministri, in merito al decreto salva – precari, il provvedimento cui spetterebbe il compito di trovare una soluzione per i 150 mila lavoratori precari della Pubblica Amministrazione che ancora sono in attesa di forme di stabilizzazione definitiva.
> Quasi pronto il decreto sulla Pubblica Amministrazione
La decisione sulla bozza del decreto è stata infatti rimandata alla giornata di oggi, a causa della mancanza di un accordo tra Pd e Pdl. Sia l’ allungarsi dei tempi, sia alcune questioni interne al testo stesso, hanno così suscitato la reazione degli esponenti delle maggiori sigle sindacali. Cgil, Cisl e Uil hanno criticato sia la mancanza di accordo tra le forze politiche, sia la natura del provvedimento, che dovrebbe per il momento interessare una platea di sole 50 mila persone.
> Poche stabilizzazioni e molti tagli nella Pubblica Amministrazione
Secondo quanto previsto dalla bozza del decreto, infatti, solo 50 mila lavoratori potranno sperare nella stabilizzazione e per coloro che negli ultimi 5 anni hanno avuto contratti a tempo determinato per almeno 3, sarà riservato il 50% dei posti messi a concorso da qui fino al prossimo 31 dicembre 2015. Inoltre ci sarebbe anche la proroga di due anni delle precedenti graduatorie, a vantaggio di vincitori ed idonei.
In mancanza di una revisione a breve termine delle misure i sindacati minacciano la mobilitazione generale in autunno.