Molte ricorrenze, come il 2 novembre, alimentano gli acquisti di fiori, un mercato che può subire delle flessioni ma è sempre attivo. Lo spiega bene la Coldiretti in un comunicato pubblicato in occasione della festività dei morti.
L’eccessivo caldo estivo ha rallentato la produzione di fiori e così i prezzi di questi prodotti è aumentato del 10 per cento. Eppure quasi nessuno rinuncia ai fiori. La Coldiretti fa sapere, ad esempio, che 3 italiani su 4 quest’anno sono andati in visita nei cimiteri per rendere omaggio ai defunti, donando un fiore o una pianta.
Dice la Coldiretti:
Quasi la metà di quanti vanno in visita ai cimiteri (43 per cento) porterà con sè fiori, il 25 per cento acquistandoli da un fioraio di fiducia, mentre gli altri sul posto. Quest’anno – informa la Coldiretti – le vendite dei fiori per la commemorazione dei defunti potranno subire un lieve incremento rispetto all’anno passato.
Il mercato dei fiori è in lieve ripresa – precisa la Coldiretti – ed è previsto infatti un aumento dei prezzi del 5-10% causato da una stagione estiva, caratterizzata da temperature particolarmente elevate che ha influenzato la fioritura delle specie coltivate in pieno campo, rallentandone la maturazione secondo l’Ismea. Da qui la generale riduzione delle quantità disponibili a livello nazionale.
L’associazione fornisce anche qualche dato generale sul settore:
Il florovivaismo italiano vale oltre 2,4 miliardi di euro e conta oltre 30 mila aziende agricole che garantiscono occupazione ad oltre 100 mila persone. Il crisantemo – sottolinea la Coldiretti – continua ad essere il dono preferito in occasione del 2 novembre come steli recisi e in vaso donati nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e – sottolinea la Coldiretti – nei diversi colori (giallo, bianco, fucsia). Per questo è opportuno, nonostante il tipo di ricorrenza, non fare acquisti di impulso, ma verificare e mettere a confronto i diversi prezzi sul mercato. I prezzi di vendita per i fiori recisi – riferisce la Coldiretti – variano da 1,5 euro a 8 euro per quelli più grandi e possono arrivare ai 15 euro se si tratta di crisantemi in vaso o di mazzi con più fiori.