Il più giovane della famiglia Agnelli, il tanto chiacchierato Lapo Elkann ha finalmente raggiunto il suo traguardo finanziario: quotare l’azienda costituita nel 2007 alla borsa di Milano. Il titolo è stato valutato al pari di una start up tanto che il valore della quotazione ha superato quello del fatturato.
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Chi sa rischiare, in fondo, viene premiato. Se si volesse riassumere in qualche modo la benedizione di John Elkann al fratello, potremmo sintetizzarla così. La valutazione del titolo Italian Indipendent è stata di 19,2 volte il guadagno dell’azienda esclusi i costi sostenuti.
Ci si è dati addirittura un obiettivo che è quello di raccogliere fino alla fine dell’anno circa 13,6 milioni di euro al fine di reinvestire tutto nella crescita della nuova realtà industriale. In realtà, i soldi messi da parte con il lancio in borsa dovranno essere usati anche per mettersi al riparo dal rischio liquidità.
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Un atteggiamento lungimirante che parte dalla considerazione delle potenzialità di Italian Indipendent, un’azienda che produce occhiali made in Italy e che più che vendere gli accessori in questione, punta a creare uno stile di vista, ad appassionare il popolo tricolore e non solo.
In fondo, l’intuizione di Lapo Elkann non è del tutto campata in aria visto che in un periodo di crisi le uniche aziende a sopravvivere sono state quelle del lusso.