Dopo le riunioni avutesi nei giorni scorsi e dopo il completamento della missione diplomatica nel nostro Paese, il Fondo Monetario Internazionale – FMI – ha pubblicato la relazione finale sullo stato dell’economia italiana. Per i commissari internazionali l’economia dell’Italia appare però ancora travagliata da importanti problemi e motivi di attenzione, che continuano a fare del nostro Paese un sorvegliato speciale.
> Il FMI analizzerà la situazione economica e bancaria italiana
Nel rapporto redatto dal FMI, infatti, la situazione dell’Italia è descritta come quella di una nazione ancora interessata, sotto il profilo economico, dalla mancanza di crescita e dal grave problema della disoccupazione, segni tangibili di un clima di recessione in atto da due anni. Gli aspetti limitrofi e contingenti di questa stagnazione dell’economia, come il calo della domanda interna, la crisi di liquidità nel settore creditizio, e le continue manovre fiscali possono fare sperare soltanto in un ripresa piuttosto lenta, che non arriverà comunque prima della fine del 2013.
> Per il FMI il deficit italiano salirà al 3,2% entro la fine del 2013
Ma il problema che più di tutti, probabilmente, nel quadro generale del Fondo Monetario Internazionale assume una posizione centrale, è quello rappresentato dal mercato del lavoro. Gli esperti del FMI sono infatti preoccupati dall’alto tasso di disoccupazione presente nel Paese, che si attesta in generale al 12% e attorno al 40% sul fronte di quella giovanile. Si tratta del più alto tasso registrato a partire dal Dopoguerra e le previsioni per il 2014 non sono affatto positive, dato che è prevista una sua crescita fino al 12,5% per l’anno a venire. Le misure recentemente attuate per migliorare la situazione del mercato del lavoro andrebbero dunque ulteriormente aumentate.