Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente rilasciato i dati relativi alle entrate tributarie incassate dallo Stato nel corso del 2013. Secondo le ultime statistiche, aggiornate alla situazione del mese di ottobre 2013, non ci sarebbero da rilevare sostanziali differenze con la situazione che si era venuta a delineare nel corso del 2012.
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Nel corso dei primi dieci mesi dell’anno, infatti, il gettito tributario italiano è rimasto stabile e ha fatto registrare un totale di poco superiore ai 321 mila milioni di euro, con una flessione pari a solo lo 0,3 per cento di scarto rispetto all’anno precedente – circa 848 milioni di euro
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L’unico dato a presentare una discrepanza non tanto su base annuale ma rispetto alle aspettative è l’IVA, la maggiore tra le imposte indirette, il cui gettito, nel corso del 2013, sempre da gennaio ad ottobre, è stato inferiore di 3 miliardi di euro rispetto a quello del 2012. La flessione rilevata sull’IVA è stata infatti pari al 3,9 per cento.
Si può notare che la flessione del gettito è andata ad interessare una imposta che nel corso del 2013 ha subito anche un ritocco a rialzo dell’aliquota, passata a partire dal 1 di ottobre dal 21 per cento al 22 per cento. Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tuttavia, la riduzione del gettito dell’IVA deve essere imputata alla congiuntura negativa, che ha fatto diminuire la componente relativa agli scambi interni e quella relativa al prelievo sulle importazioni.
Buoni risultati, invece, dal punto di vista delle entrate sono arrivate dai proventi derivanti dalla lotta all’evasione.