Il secondo trimestre del 2013 porta in definitiva una debole aria di ottimismo nel settore immobiliare. Nei mesi che vanno da aprile a giugno 2013, infatti, il mercato immobiliare italiano ha rallentato la sua folle discesa verso i numeri negativi e le perdite sono state meno ingenti. Se si vanno a controllare i dati desunti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate si nota infatti che nel secondo trimestre del 2013 la flessione del comparto è stata pari solo al 7,7% rispetto al volume di scambi che era stato possibile registrare nello stesso periodo del 2012.
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Se si guarda, invece, ancora più indietro nel tempo, ovvero al primo trimestre del 2013, con i mesi che vanno da gennaio a marzo si rileva che il calo del settore immobiliare era stato pari addirittura al 13,8%. Ma ora, le cifre del secondo trimestre 2013 fanno ben sperare in una debole risalita: il volume degli scambi immobiliari, in questi ultimi mesi ha toccato una quota pari a 242.817.
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Scendendo più nello specifico, si nota che le vendite e le transazioni del periodo sono state così ripartite. Tra le vendite residenziali si è potuto registrare un calo pari al 9,3%, mentre tra quelle delle pertinenze il calo è stato solo del 7,5%. Il calo, tuttavia, ha interessato in generale anche tutti i settori non residenziali.
In definitiva, quindi, la spesa per l’acquisto di immobili nel primo semestre del 2013 è stata pari a 34 miliardi di euro, pari al 12,9% in meno rispetto a quella del 2o12. Il valore medio di una abitazione, infine, è oggi inferiore a quello dell’anno scorso e si aggira intorno ai 167 mila euro.