Il Direttore Generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, è ritornato in questi giorni sul tema della concessione del credito in Italia, parlando in occasione di un convegno che si è tenuto in questi giorni a Genova e che aveva come teme il futuro delle nuove generazioni.
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Il problema della concessione del credito, o meglio della sua stretta, appare oggi centrale infatti in Italia, in quanto uno dei fattori che maggiormente paralizzano l’attività economica, già pesantemente colpita dalla situazione generale della crisi. Secondo Salvatore Rossi, tuttavia, il problema del credit crunch potrebbe già trovare una parziale soluzione se le banche cominciassero ad applicare i criteri per la selezione del credito in modo migliore, servendosi del parametro del merito creditizio in modo più sapiente.
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Negli anni passati, infatti, le banche italiane, grazie anche alle agevolazioni offerte loro dalla Banca Centrale Europea – BCE – hanno potuto accedere a grandi quantità di liquidità che ora sono chiamate a mettere a disposizione di coloro che all’interno della nazione producono ricchezza e fanno girare i consumi, ovvero famiglie e imprese.
Le statistiche degli ultimi mesi, invece, mostrano un grande clima di contrazione nella concessione del credito che di certo non favorisce lo sviluppo delle attività economiche e la possibilità concreta di agganciare la ripresa.
Per Salvatore Rossi, dunque, le banche italiane devono tornare a rinsaldare i legami con famiglie e imprese che offrono i loro risparmi ed allontanarsi da faccende che hanno una matrice più politica, come il caso Telecom o quello di Alitalia. Solo in questo modo il paese può sperare di far ripartire l’economica sui canali giusti.