Il mese di agosto si chiude con le Borse deboli, stando alle ultime proiezioni. Il motivo è da cercare nelle ultime prese di posizione delle principali banche centrali partendo dagli Usa.
La Federal Reserve potrebbe decidere di i tassi d’interesse, anche se in maniera del tutto graduale, già dalla riunione del 16 e 17 settembre. Pechino sarebbe sul punto di dismettere gli acquisti massicci di titoli di Stato per supportare i corsi azionari – come avvenuto nelle ultime due sedute della scorsa settimana, quando Shanghai ha ripreso il 5% al giorno – per concentrarsi piuttosto sulla ‘caccia ai destabilizzatori’ del mercato. Da Est a Ovest gli investitori iniziano a percepire le Banche centrali più distanti rispetto alle aspettative di avere denaro facile e a costo zero per lungo tempo ancora, una condizione alla quale si sono abituati negli ultimi anni di politiche monetarie ultra-accomodanti. Certo, la prima riunione in agenda già giovedì prossimo è quella della Bce e tutti si aspettano toni da “colomba” da Mario Draghi, che dovrà anche prender atto dei pochi passi avanti fatti verso l’obiettivo di un’inflazione vicina al 2% nell’Eurozona. Motivo per cui c’è anche chi crede che il piano d’acquisto di titoli di Stato possa essere esteso. Intanto, però, sui listini arrivano gli ordini di vendita.
Proprio il dato sull’inflazione dell’Eurozona è uno degli osservati speciali di giornata, monitorato da vicino anche da Francoforte: nell’area della moneta unica la stima flash è di un andamento stabile dei prezzi (+0,2%), stessa variazione per l’Italia. L’Istat ha anche annunciato il calo dello 0,3% mensile delle vendite al dettaglio. Il commercio tedesco ha invece segnato una crescita oltre le previsioni, con le vendite in ripresa dell’1,4% su mese e del 3,3% su anno. I mercati europei procedono in rosso, in scia alla nuova ondata di vendite registrata in Asia e alla debolezza di Wall Street. Milano, nonostante il balzo di Eni reduce da una maxi-scoperta di gas al largo dell’Egitto, peggiora nel pomeriggio e cede lo 0,35%. Deboli le altre Borse Ue: Francoforte cede lo 0,9% come Parigi, mentre Londra resta chiusa per festività.