Tutte le transazioni bancarie che richiedevano di interagire con un professionista in una filiale della banca ora possono essere fatte senza uscire di casa, basta avere un pc, uno smartphone o un tablet e non c’è bisogno di andare da nessuna parte. Molto comodo e anche molto conveniente, ma è anche altrettanto sicuro?
Secondo gli esperti del settore, il mobile banking è generalmente molto sicuro, il problema sono gli utenti.
Cosa significa che il problema sono gli utenti? Vuol dire che il pericolo non viene tanto dagli hacker o da coloro che hanno tutte le intenzioni di rubare delle informazioni sensibili, ma dagli utenti che non spesso non sono in grado di sfruttare tutte le possibilità che la tecnologia mette a disposizione per difendersi in modo adeguato.
I problemi di sicurezza per quanto riguarda il mobile banking possono arrivare da fonti: da un lato ci sono le applicazioni che possono essere non sicure, dall’altro i comportamenti poco accorti degli utenti.
Risolvere il primo problema è molto semplice: basta acquistare le app per il mobile banking da scaricare sul proprio smartphone o sul tablet solo dai ‘negozi’ virtuali autorizzati, quindi o dagli AppStore della Apple o dal Google Store.
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La seconda categoria di minacce alla sicurezza prevede che sia l’utente stesso a fare qualcosa per difendersi, vediamo cosa.
1. Non utilizzare app per il mobile banking su telefoni craccati, in quanto non offrono, appunto perché craccati, la stessa sicurezza di un telefono che non ha subito questo trattamento.
2. Non usare i servizi di mobile banking collegandosi a wi-fi pubblici.
3. Utilizzare una buona password, il che vuol dire che deve essere composta di almeno otto caratteri alfanumerici, che comprendano anche alcuni caratteri maiuscoli e minuscoli, oltre a caratteri speciali come gli asterischi.
4. Impostare un codice di accesso per lo smartphone.