Sommare la tassa sui rifiuti alla tassa sui cosiddetti servizi indivisibili, denominazione nella quale rientrano ad esempio i costi per l’illuminazione delle città, oppure per la polizia municipale. Questo è l’intento del governo che ha già creato la nuova imposta.
La tassa al debutto dal 2013 si chiamerà TARES e sarà una tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili, in sostituzione delle “vecchie” Tarsu e Tia. Il tributo si potrà pagare in un’unica soluzione a giugno. L’ultima parola sui calendari dei pagamenti e soprattutto sulle scadenze che erano state fissate a gennaio, spetta comunque ai comuni.
Le amministrazioni locali sono state dotate di un’autonomia tributaria ma devono comunque rispettare alcuni paletti governativi. Per esempio devono dare la possibilità di pagare tutto il tributo a giugno, ma se volessero anticipare qualche scadenza, comunque, non devono collocare la prima rata prima del mese si aprile.
Il vincolo vale soltanto per il 2013. Dall’anno dopo, infatti, a regime di libertà di decisione, i sindaci potranno scegliere autonomamente il calendario dei pagamenti.
La TARES riguarda tutti coloro che occupano un immobile oppure un’area a qualsiasi titolo. La tassa si calcola sull’80 per cento della superficie catastale e saranno usate come riferimento le superfici già comunicate ai fini Tarsu e Tia.