La Chiesa greca a disposizione dello Stato riproponendo una vecchia proposta del 2009, allora ignorata dal governo in carica. In pratica gli ortodossi hanno deciso di entrare in società con lo stato, valorizzando il patrimonio di immobili e terreni che appartengono loro e mettendoli a disposizione delle casse dello stato.
La Chiesa, quindi, ha deciso di scendere in campo in modo deciso, prendendo di petto la crisi, dimostrando una vicinanza sempre maggiore alle sofferenze dei cittadini e dei fedeli. Una tensione analoga è stata espressa di recente dal Papa che nonostante sia in viaggio in Brasile, non dimentica alcune piaghe.
►Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa
Papa Francesco ha deciso di rimuovere tutti i vertici della chiesa cattolica slovena, accettando le dimissioni dell’arcivescovo Stres e dell’arcivescovo Turnsek. Questa decisione è stata presa sulla base di un principio del diritto canonico: il comma 2 del canone 401 che parla di rinunce “per grave causa”.
La grave causa in questione è il dissesto finanziario della diocesi di Maribor che ha accumulato ben 800 milioni di euro di debiti. Il crac finanziario della chiesa slovena ha coinvolto anche delle banche del Paese. Già durante il pontificato di Benedetto XVI si era dimesso il precedente arcivescovo di Maribor.
I vertici in carica adesso avrebbero esposto la chiesa del paese ad ulteriori e gravi rischi economici.