Solo qualche giorno fa è stata diffusa la notizia della possibile trasformazione dell’IMU, l’ ormai famosa imposta comunale sugli immobili, da provvedimento e tributo straordinario per agevolare il pareggio dei conti italiani in un periodo di grandi difficoltà finanziarie, a tributo da versare in maniera permanente, con tanto anche di modifiche apportate al Def, il Documento economico e finanziario che ne riassume termini e modalità.
Ma poche ore sono bastate per riaprire le discussioni proprio su questo spinoso argomento che è stato al centro delle consultazioni per la formazione del nascente governo che si sono tenute durante la giornata di ieri tra le diverse forse politiche in campo e il nuovo Presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta.
> L’IMU resta nonostante le promesse
Sul tavolo delle consultazioni sono dunque apparse posizioni nettamente differenti in merito al destino dell’IMU. Il Pdl si è schierato a favore di una abolizione della tassa sulla prima casa, provvedimento che figura anche nella lista degli otto punti di governo che sono stati presentati per la decisione delle priorità del nuovo esecutivo.
La proposta del Pdl prevederebbe, inoltre, la restituzione di quanto è già stato versato dai cittadini, così come preannunciato anche in campagna elettorale. E’ ancora da capire, tuttavia, dove poter trovare le risorse necessarie all’attuazione realistica del provvedimento.