La Codacons nel suo ultimo monitoraggio sui consumi degli italiani ha rilevato un calo della spesa per abbigliamento, calzature e arredi pari al 20%. Salvo, come previsto, solo il settore alimentare. Secondo la Codacons le famiglie hanno dovuto tirare la cinghia: i regali sono stati di meno e meno costosi, gli alberi e le case sono state addobbate con ciò che si aveva dagli anni precedenti ma al gusto della buona tavola non si è rinunciato. La spesa per i pranzi e le cene di Natale, infatti, è aumentata del 5%.
Male anche le vendite per i settori della ristorazione, della cultura e del turismo, mentre hanno resistito piuttosto bene il settore giocattoli, e quello dell’informatica e dell’hi–tech.
Archiviata la pratica del Natale – con tutti d’accordo nel descriverlo come il peggiore degli ultimi 10 anni – la Codacons rivolge l’attenzione al prossimo anno e
In assenza di una inversione di tendenza, il 2013 si candida ad essere come ‘l’annus horribilis’ sul fronte dei consumi, con pesanti ripercussioni per il settore del commercio e per milioni di attività.