Perché in Italia i costi dell’ energia elettrica e del gas sono fra i più alti in Europa? A rispondere a questa domanda è l’ Eurostat, che ha svelato le ragioni per cui alcune nazioni europee poco “virtuose”- Portogallo, Grecia, Cipro, tra cui l’ Italia, sono state soggette a pesanti rincari nel settore dell’ energia.
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Negli ultimi sei mesi del 2012, infatti, nel nostro Paese il prezzo dell’ energia elettrica per uso domestico è cresciuto dell’ 11,2%, tanto che gli italiani, a fronte di una media europea di 19,2 euro, hanno pagato invece 23 euro per ogni 100 KWh consumati.
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Per quanto riguarda invece il prezzo del gas, le tariffe italiane hanno subito un incremento del 10,6%, più vicino all’ incremento medio europeo, ma gli utenti hanno anche pagato 9,2 euro per ogni 100 KW consumati.
Al di là dei dati Eurostat, tuttavia, quello che ancora oggi incide in maniera determinante sul prezzo dell’ energia comprata dagli utenti italiani è il peso della tassazione statale.
Il peso dello Stato italiano, infatti, secondo le associazioni dei consumatori, è presente in molte delle voci di spesa che compongono il dettaglio delle fatture relative all’ energia: non solo le imposte vere e proprie, che gravano per un 13,5%, ma anche i cosiddetti servizi di rete e gli oneri di sistema, che pesano per un 33,88%.