Chi ha fatto dei lavori in casa finalizzati alla riqualificazione dell’edificio nella speranza di avere un appartamento energeticamente più efficiente, ha potuto beneficiare di uno sconto che era del 36 per cento, poi è stato elevato al 50 e presto, dal primo luglio, tornerà ad essere del 36 per cento.
Come barcamenarsi in questa giungla di percentuali e sconti? Come chiedere il rimborso per le spese sostenute? Tutto cambia in base al periodo dei lavori che può non coincidere con l’anno solare e fiscale e può essere a cavallo delle due percentuali, nel senso che le ristrutturazioni possono essere iniziate quando si aveva lo sconto del 36 per cento e poi si possono essere concluse, con tanto di pagamenti, nel secondo periodo.
Un contribuente, scrive all’Agenzia delle Entrate per sapere se le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia, iniziata prima del 25 giugno con il pagamento di un anticipo e conclusa dopo quella data con il saldo dei restanti pagamenti, beneficino della detrazione del 36 o del 50 per cento.
►Per le agevolazioni sulla prima casa vale il dato anagrafico
L’Erario ribadisce che per tutte le spese documentate e sostenute a partire dal 26 giugno 2012 e terminate con i rispettivi pagamenti entro il 30 giugno del 2013, ottengono una detrazione del 50 per cento per la cifra che rientra entro i 96 mila euro per unità immobiliare. Le spese sostenute prima del 25 giugno 2012 invece ottengono una detrazione al 36 per cento e devono far riferimento al tetto di spesa di 48 mila euro.