Si parla tanto di potenziale risarcimento AstraZeneca, per tutti coloro che si sono sottoposti alla somministrazione della prima dose e che, dopo la recente circolare, saranno costretti a ripiegare su un altro composto se di età inferiore ai 60 anni. L’azione di Codacons, più in particolare, mira a garantire un importo massimo di 10.000 euro a coloro che dovranno seguire l’iter in questioni.
Poche possibilità di riuscita per il risarcimento AstraZeneca richiesto da Codacons
Detto questo, tutti possono aderire all’iniziativa se rientrano nella casistica in questione. Allo stesso tempo, bisogna partire dal presupposto che ci siano poche probabilità di ottenere il tanto discusso risarcimento AstraZeneca richiesto da Codacons. Soprattutto a proposito della quota di 10.000 euro di cui tanto si parla da un paio di giorni a questa parte. Andiamo con ordine, analizzando le singole specifiche e i relativi requisiti da rispettare per ciascun richiedente:
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“Il risarcimento del danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane: trattasi di danno ormai riconosciuto dalla Giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso” del 1976 (ove il danno morale lamentato da soggetti che provino in concreto di avere subito un turbamento psichico di natura transitoria a causa dell’esposizione a sostanze inquinanti è stato riconosciuto risarcibile autonomamente, anche in mancanza di una lesione all’integrità psico-fisica accertata o di altro evento produttivo di danno patrimoniale – Cassazione n. 2515 del 21 febbraio 2002). Tale danno potrà forfettariamente quantificarsi nella misura di euro 10.000”;
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“il risarcimento del danno non patrimoniale-biologico, danno permanente o temporaneo, anche in termini di danno differenziale, riportato per essere stato sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca, con riserva di indicazione e quantificazione specifica”;
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“l’indennizzo previsto dalla Legge 201/92 a carico dello Stato per essere stato sottoposto a vaccinazione da cui è deriva la la menomazione psicofisica permanente da valutarsi e quantificarsi nel prosieguo”.
Il risarcimento AstraZeneca di 10.000 euro richiesto da Codacons per chi dovrà sottoporsi al mix di vaccini è quasi impossibile. La persona che si presenterà in tribunale, infatti, dovrebbe essere in grado di far rientrare la vicenda della cancellazione della seconda dose di AstraZeneca nell’ambito dei tanto discussi danni da vaccinazione, che andrebbero per forza di cose dimostrati in tribunale.
Diventa estremamente complicato richiedere un risarcimento AstraZeneca tramite Codacons, soprattutto nel dimostrare la presunta menomazione psicofisica “permanente” che sarebbe nata dopo aver preso atto del cambio del composto tra prima e seconda dose. Staremo a vedere.