Sembra che i report sul mercato immobiliare siano ormai il risultato di un copia e incolla spudorato, nel senso che restano sempre uguali, nei termini ma non nei numeri. In sostanza il valore delle case e il volume delle compravendite è sempre in calo, dall’inizio della crisi ad oggi.
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Una recente indagine ha rilevato che nel 2012 il prezzi delle case sono diminuiti del 12% e a questa flessione c’è da aggiungere un calo del 17 per cento circa delle compravendite. Alla fine dei conti, se volessimo riassumere, il calo dei prezzi delle abitazioni è stato del 25 per cento.
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Le diminuzioni maggiori si sono registrate e Perugia mentre, sul versante opposto, sembra inamovibile dalla sua salda posizione di comando, la città di Taranto. Questa situazione può migliorare, il cambiamento è possibile, ma in termini temporali sarà necessario attendere la seconda metà del 2013 e in termini economici sarà necessario recuperare la stabilità politica persa dopo le dimissioni di Monti.
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Tutti questi dati emergono dall’ultimo rapporto della Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari che ha rilevato, per essere più precisi che in apertura, un calo dell’11,98 per cento del prezzo delle abitazioni e una flessione del 17,22 per cento del numero delle compravendite.
I prezzi, invece, sommando le flessioni degli ultimi cinque anni, sono calati dal 20 al 25 per cento.