Non ci sono buone notizie per quanto riguarda il mercato del mattone. Nella speranza che il 2015 possa essere l’anno della (netta) ripresa, è opportuno continuare ad analizzare gli ultimi dati raccolti dalle principali istituzioni di settore (e non) in relazione all’annata precedente: il 2014.
Nello specifico, si registra una buona e una cattiva notizia. La buona notizia è che sono in aumento le richieste di finanziamenti. La cattiva notizia è rappresentata dal proseguimento del calo delle compravendite immobiliari.
A renderlo noto è l’Istat, in rapporto al secondo trimestre del 2014. Nel periodo in esame, è stato fatto rilevare un trend negativo per il mercato immobiliare. Nello specifico, le compravendite di mattone sono andate giù del 3,1%. Le unità immobiliari ad uso economico, inoltre, hanno fatto registrare un dato ancora più negativo con i trasferimenti di proprietà che sono diminuiti del 3,2%.Per quanto riguarda invece le domande di mutui la situazione è molto più che positiva: in tutta Italia le richieste di finanziamenti hanno fatto registrare un incremento pari al 5,1%. L’andamento positivo è più evidente al Sud (+10,6%) ed al Centro (dove è stato rilevato un +9,6%). I dati raccolti dagli Archivi delle città metropolitane sottolineano i valori migliori ( +5,8%, mentre i Centri minori sono stati interessati da un +4,6%). Questi i risultati rilevati dall’istituto di statistica:
Ritornando ai dati raccolti per il mercato delle abitazioni occorre osservare che la crisi riguarda maggiormente le Isole (compravendite in riduzione del 9,7%) ed il Sud (- 5,4%). La situazione cambia leggermente per le transazioni di immobili ad uso economico; in controdenza con le altre zone del Paese – che segnano sempre valori negativi – le Isole vedono aumentarne le compravendite del 4,5%. Inoltre il fenomeno ha riguardato di più i piccoli centri ( -4,5%), mentre nei grandi centri il calo è stato dell’ 1,1%. Dando un’occhiata ai dati delle convenzioni notarili, vediamo che esse sono state 151.994. Per la stragrande maggioranza (93,3%) si è trattato di immobili ad uso abitazione e relativi accessori. Poche le transazioni relative alle multiproprietà (sono state solo 1.035, lo 0,7% del complesso delle convenzioni).