La Legge di Stabilità prevede anche un forte ridimensionamento della spesa pubblica la cosiddetta Spending Review, che potrebbe mettere in difficoltà soprattutto per i dipendenti pubblici e statali che potrebbero ricevere cattive notizie come licenziamenti, mobilità e turn over. E in parte per il prossimo anno è stato già deciso il blocco del contratto e dello stipendio.
Il ministro Fabrizio Saccomanni ha specificato che l’intento è di conseguire fino al 2017 un risparmio nelle uscite di 2 punti di Pil rispetto al 2013. E per giungere a questo target sono stati introdotti incentivi per ricompensare gli enti che riusciranno nei tagli sia una maggiore mobilità dei dipendenti pubblici
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Al primo posto nella spending review c’è il problema della mobilità nel pubblico impiego e le probabili vie di uscita e la rettifica delle misure del turn-over. Al esame provvedimenti per favorire la mobilità tra amministrazioni e funzioni e corsi di formazione specifici per ampliare la flessibilità gestionale dei dirigenti pubblici al fine di farli diventare veri manager della spesa pubblica in grado di saper rispettare le regole contabili ma anche di saper gestire la riduzione dei costi e migliorare la qualità dei servizi.
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Sono allo studio inoltre anche programmi di incentivi finanziari al fine di semplificare la cooperazione dei centri di spesa nel identificazione di risparmi di spesa. Nel programma di tagli alla spesa pubblica, verranno stilate ‘classifiche’ per evidenziare centri di spesa virtuosi e quelli meno efficienti. Nuovi rincari a carico dei contribuenti come ad esempio all’imposta di bollo sulle comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari con un aumento dall’1,5 mille di quest’anno al 2 per mille.