Anche le grandi multinazionali del tabacco, dopo aver perso diversi milioni di utili in pochi anni, cominciano ad affacciarsi al mercato delle sigarette elettroniche.
> 700 milioni di euro in meno a causa delle sigarette elettroniche
E’ il caso, ad esempio, della seconda più grande corporate americana, la Reynolds American, che nel nostro Paese è maggiormente conosciuta sotto forma dei due brand di sigarette tradizionali che ad essa fanno capo, ovvero le Camel e le Pall Mall e che in questi giorni sta lanciando negli Stati Uniti la sua prima versione di e – cig.
> Sigarette elettroniche VS Bionde
I vertici della società, infatti, nonostante gli spazi di mercato ancora limitati, ritengono quella delle sigarette elettroniche una splendida opportunità di business, che tentano ora di sfruttare attraverso l’ introduzione delle elettroniche “Vuse”.
Una stessa mossa strategica, ad ogni modo, sta per essere compiuta anche da altri grandi gruppi americani del tabacco, come la Altria, che lavora al seguito di Philip Morris e la Lorillard.
Per gli analisti di settore, del resto, quello delle e – cig è un mercato ancora in piena crescita, con grandi possibilità di incrementare presto il suo fatturato, che potrebbe arrivare a generare anche 1 miliardo. Il mercato delle sigarette tradizionali, invece, a partire dall’ introduzione delle e – cig, perde all’ incirca il 3% l’ anno.