La carte di credito sono oggi uno strumento indispensabile per gestire al meglio il proprio denaro e semplificare tutto ciò che concerne i pagamenti. In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che esistono sul mercato bancario diverse tipologie di carta di credito, che possono essere più o meno vantaggiose a seconda delle proprie necessità. Le tipologie più diffuse sono:
- Le carte di credito a saldo
- Le carte di debito
- Le carte di credito revolving.
A parte le carte revolving, le carte di credito a saldo e quelle a debito, differiscono tra di loro nel modo in cui vengono effettuati gli addebiti mensili dei pagamenti effettuati. In questo post vedremo appunto in che cosa consiste il periodo di franchigia di una carta di credito.
> Chi usa la carta di credito in Italia
In che cosa consiste il periodo di franchigia di una carta di credito
Il periodo di franchigia di una carta di credito consiste di norma in quell’intervallo di tempo che può andare da 20 a 30 giorni durante il quale non vengono addebitati interessi sulle spese effettuate con la carta di credito. L’addebito di una carta di credito a saldo viene infatti effettuato di norma verso la metà del mese successivo, oppure verso una data stabilità dal cliente stesso. Il questo modo i titolari della carta ottengono una forma di credito relativa alla valuta di addebito. Se si spendono, cioè, mille euro in un mese, si paga senza interessi verso la metà del mese successivo.
> Gli acquisti con una carta di credito prepagata
È una opzione, il periodo di franchigia, di norma concessa quindi a coloro che dispongono di una carta a saldo, ma alcune carte revolving più evolute possono avere questa opzione e permettere al titolare di sospendere la modalità revolving.