Sale il tasso di disoccupazione, l’ Istat dice che a luglio, si è attestato al 12,6%, in salita di 0,3 punti rispetto giugno e di 0,5 punti nei dodici mesi. I dati provvisori mostrano che gli occupati a luglio sono diminuiti di 35 mila unità: è come se si fossero persi più di mille posti al giorno.
È un «dato drammatico» ha detto Giorgio Squinzi nel suo intervento al Meeting di Rimini. «Siamo tornati ai livelli peggiori. Questo è quello su cui dobbiamo riflettere: ritrovare la capacità di trovare lavoro e questo può venire solo dalle imprese». Serve un quadro globale dell’Italia, secondo Squinzi: «Un Paese che ha oltre il 40% di disoccupazione giovanile è un Paese che non ha futuro». E, criticando la politica, ha evidenziato «la differenza tra i politici, che pensano alle prossima elezioni e gli statisti, che pensano alle prossime generazioni: ecco noi dobbiamo pensare alle prossime generazioni». Secondo Squinzi, anche il Pil 2014 va verso una chiusura in negativo dello 0,2-0,3% e per questo ci vuole uno scossone: «Gli italiani devono essere pronti a un periodo di austerità nei prossimi anni per tornare alla ripresa e alla crescita dell’occupazione».
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Il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al dato sulla disoccupazione : «I dati diffusi dall’Istat evidenziano come l’andamento del lavoro segua quello altalenante dell’economia. Dopo l’incremento complessivo di circa 100 mila occupati nei mesi di maggio e giugno, a luglio calano di 35.000 unità». «Sono gli effetti negativi della coda di una lunga crisi dalla quale il Paese sta faticosamente uscendo, cui si sono aggiunte le turbolenze internazionali che stanno pesando sull’economia di tutti i grandi paesi europei », ha detto Poletti.