Nei primi sei mesi dell’ anno un fenomeno in particolare ha caratterizzato il mondo del lavoro italiano: è stato quello dell’ evasione dei contributi lavorativi, che ha subito un incremento del 117% rispetto all’ anno precedente. Lo rileva, infatti, il dossier risultante dalle indagini compiute tra il mese di gennaio e il mese di giugno 2013 dagli uomini della Guardia di Finanza Italiana e dai militari dell’ Arma. I dati, poi, sono stati diffusi dal Ministero del Lavoro.
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Nel primo semestre del 2013, dunque, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno compiuto circa 72.436 controlli in altrettante aziende italiane e hanno riscontrato delle irregolarità fiscali in 44.688 di esse, numero che corrisponde al 62% del totale. Nel 2013, quindi, il 22% in più delle imprese sottoposte a controllo sono risultate positive rispetto alla presenza di violazioni di diverso genere.
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Le violazioni che la Guardia di Finanza ha rilevato sono state di diverso tipo: oltre all’ evasione dei contributi lavorativi, vi sono state anche segnalazioni per presenza di lavoratori totalmente in nero – nell’ 1% dei casi – e per quelle relative all’ abuso delle tipologie di lavoro flessibili, che in molti casi celano situazioni di lavoro subordinato – nel 39% dei casi. Quest’ ultimo fenomeno in particolare è risultato essere in aumento rispetto all’ anno precedente.