In discesa l’utile netto di Ubi

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  I mercati spaventati dalla Siria fanno fatica ad entrare in terreno positivo. La decisione dell’America di entrare in conflitto con la Siria, da un momento all’altro, lascia nello sconcerto gli investitori del mercato globale. Crollano le borse da Tokyo all’Italia. Nel nostro paese a zavorrare piazza Affari ci pensano le banche e nell’asta del Tesoro cala anche la domanda di Ctz.

Le banche attraversano di nuovo un periodo di flessione e il caso emblematico che fa il giro di tutte le testate nazionali è quello di Ubi banca. L’istituto di credito in questione, infatti, annuncia un calo del profitto fino a 52,9 milioni di euro. Nella giornata di ieri il titolo aveva subito delle correzioni molto nette e nella giornata di oggi subisce un piccolo rimbalzo prima di allinearsi alla performance delle altre banche.

L’usura torna di moda soprattutto a Sud

Il problema è che i crediti vantati dalle banche stanno peggiorando in qualità e Ubi non è da meno nonostante poi la situazione siano meno grave che per altre banche vista la partecipazione di Intesa Sanpaolo. Ubi soffre non tanto per i risparmiatori che stavolta sembrano tenere a galla la banca, quanto piuttosto per i 153 milioni di euro di sofferenze legate all’IDI, l’ospedale romano in pieno dissesto finanziario.

 

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