In agosto l’Italia è scivolata nella deflazione, a indicare la fiacchezza dell’economia, andata un’altra volta in recessione nel secondo trimestre. E’ quanto affiora da un sondaggio condotto da Reuters tra gli economisti aspettando la pubblicazione dei dati preliminari Istat di venerdì prossimo.La media delle previsioni raccolte confluisce su una contrazione dei prezzi su base annua pari allo 0,2% per l’indice nazionale dei prezzi al consumo Nic e dello 0,1% per l’indice Ipca equilibrato ai criteri europei. Un anno fa tutti e due gli indici segnalavano un andamento di crescita dei prezzi dell’1,2% annuo.
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A luglio, quando i prezzi a livello nazionale erano restati effettivamente fermi, ai minimi dall’agosto 2009, lo spettro della deflazione si era già concretizzato in dieci grandi città italiane. Il calo dei prezzi s’incastra in uno scenario macroeconomico di estrema debolezza, che ha visto il Pil italiano ritornare in un ciclo pur lievemente negativo nel secondo trimestre (-0,2% dopo -0,1% segnato nei primi tre mesi), dopo una recessione evidente durata due anni, e in realtà mai interrotta, se non nell’ultima parte del 2013 quando il Pil ha segnato un +0,1%.
“Agosto potrebbe rappresentare un punto di minimo, ma questo non significa che a settembre vedremo una risalita marcata dei prezzi”, è il commento di Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, che immagina una risalita dell’inflazione sopra l’1% soltanto nella seconda metà del prossimo anno. In realtà la probabilità che il calo di agosto sia prolungato e non solo isolato, come invece accaduto nel luglio del 2009, c’è.