Le famiglie senza reddito da lavoro, nel 2013 sono aumentate arrivando a superare la soglia del milione. L’Istat dice che la crescita nell’ultimo anno è stata del 18,3%, con altre 175 mila finite nel gruppo che l’Istituto di statistica classifica «con tutte le forze in cerca di lavoro». Le situazioni più drammatiche potrebbero corrispondere a coppie con figli, quasi mezzo milione, cui si aggiungono più di 200 nuclei monogenitore. Si tratta quindi di situazioni in cui i membri «attivi» sul mercato, in età lavorativa, non hanno un posto e devono trovare le risorse per andare avanti da altre fonti di reddito, diverse dalla busta paga. Un sostegno potrebbe arrivare da chi ha una pensione. Oppure da un’indennità di disoccupazione; o da rendite da capitale, come può accadere a chi ha abitazioni o locali in affitto.
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Di sicuro la raffigurazione della famiglia che non può poggiarsi ad uno stipendio varia: dagli anziani, fuori dal mondo del lavoro, con un figlio disoccupato o ancora studente, alla giovane madre alla ricerca di un impiego che deve farsi carico dei bambini senza l’aiuto dell’altro genitore; dal sigle che ha perso il lavoro alla coppia di giovani che non riesce a trovare ancora niente.
Il fenomeno è diffuso dappertutto, basti pensare che a paragone con due anni prima, l’aumento è del 56,5%. E i conti non tornano, o semmai tornano quelli della crisi, se si guarda il numero dei nuclei in cui tutti i membri che prendono parte al mercato del lavoro hanno un’occupazione, pari a 13 milioni 691 mila, in calo di 281 mila unità (-2%).